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Violenze al corteo per Ramy, allucinante che i poliziotti debbano subire per ore prima di reagire
L’ultimo episodio di cronaca che ha visto agenti di polizia aggrediti da manifestanti risale allo scorso 11 gennaio, nel quartiere San Lorenzo di Roma. Frange di manifestanti si sono infiltrate e – armate di bombe carta, fumogeni e oggetti contundenti di vario genere – hanno attaccato i poliziotti, alcuni dei quali hanno riportato ferite piuttosto gravi. L’episodio si inserisce in un contesto di disordini che si stanno verificando in varie città, a dimostrazione che esistono gruppi organizzati il cui unico scopo è creare caos, strumentalizzando qualsiasi episodio di cronaca avvenga. Per giudicare un fatto, un atteggiamento, un confronto di
Vespucci, il tour mondiale riparte da Buenos Aires. Missione: portare l’orgoglio italiano nel mondo
Nel porto di Buenos Aires, il cuore pulsante della più grande comunità italiana all’estero, si è svolta una cerimonia senza precedenti: la ripartenza del tour mondiale dell’Amerigo Vespucci, una delle navi più iconiche e ammirate al mondo. Accolto da un pubblico entusiasta e dalla presenza distinta delle autorità argentine ed italiane, questo evento ha segnato la ripartenza di un’avventura straordinaria, un viaggio che non riguarda solo la nave, ma rappresenta l’intera identità e il patrimonio culturale dell’Italia. Amerigo Vespucci, il tour mondiale riparte dall’Argentina Il 17 marzo, Giornata dell’Unita Nazionale, in un’atmosfera carica di emozione, sono state svelate in anteprima
Perché sarà Natale anche per i bambini di Mariupol
Il 6 dicembre è partita la quarantesima missione dell’Associazione La Memoria Viva. In questa occasione, saranno consegnati beni di prima necessità a 130 bambini orfani di Mariupol. Ma è il mittente questa volta a stupire 09/12/2023 Nei giorni in cui molti festeggeranno il Natale, tante altre persone, in particolare i bambini, non avranno questa fortuna. Anzi, ancora oggi, in tanti soffrono per mancanza di casa, cibo, coperte, medicine e amore. Si parla poco ormai della guerra in Ucraina, nonostante le grandi difficoltà del suo popolo e la crisi umanitaria in atto. Ci sono però ancora associazioni e persone dal
Ucraina, la lezione di solidarietà dei bimbi italiani: inviati doni agli orfani di Mariupol
Si parla sempre meno della guerra in Ucraina, ma nel Paese c’è una crisi umanitaria in atto. E così ci sono ancora associazioni e persone dal grande cuore che continuano a portare aiuti ai civili, rischiando o perdendo la vita. La scorsa settimana tre autisti sono morti perché per cinque giorni sono rimasti bloccati alla dogana del confine polacco. Non possiamo ignorare questa guerra così vicina. Non possiamo essere indifferenti al dolore altrui. Il 6 dicembre è partita la quarantesima missione dell’Associazione La Memoria Viva. In questa occasione, saranno consegnati beni di prima necessità a 130 bambini orfani di Mariupol. Ma
L’associazione “La Memoria Viva” e gli orfani di Kharkiv in Italia, così provano a dimenticare la guerra
Le guerre portano conseguenze devastanti, soprattutto sui bambini, che vanno ben oltre i danni evidenti. Ferite fisiche, profonde cicatrici emotive, psicologiche e sociali. In Ucraina molti di loro sono rimasti senza mamma e papà. E sono loro che affollano i 663 orfanotrofi del Paese, a cui si aggiungono 150.000 bambini (ma i numeri potrebbero essere decisamene più drammatici) letteralmente deportati in Russia. Per questo, abbiamo l’obbligo di non dimenticarli mai. Oggi – insieme all’associazione La Memoria Viva – siamo riusciti a portare in Italia un gruppo di ospiti davvero “speciali”: gli orfani di Kharkiv, vittime innocenti della guerra in Ucraina. Bambine
Gaza, Mario Venezia: “Reazioni al terrorismo non sono gli striscioni”
“Genocidio è un termine che ha un valore. Prima di essere coniato è stato associato a determinati fatti, quindi l’uso di quel termine proposto dalla massima autorità religiosa del mondo cattolico così importante nei rapporti tra le religioni, evidentemente crea grande preoccupazione”. Mario Venezia, Presidente della Fondazione Museo della Shoah di Roma, risponde così alle parole del Papa che suggerisce di aprire una indagine per genocidio su cio’ che è avvenuto a Gaza. Perché? Che idea si è fatto? “Perché? Perché comunque diciamo che se non c’è una sintonia tra le grandi religioni metto anche in